Le spezie sono la celebrazione assoluta della cucina indiana. Ne sono pervase le strade, i bazar, le case e il loro profumo è inconfondibile come un marchio a fuoco sulla pelle per chi ha viaggiato sul suolo indiano. La storia ci insegna come i grandi conquistatori abbiano cercato insieme all’oro anche spezie come il pepe nero, al quale attribuivano quasi la stessa importanza. Quasi tutte le spezie indiane sono autoctone, ma alcune sono state importate dagli stranieri e gli indiani le hanno adottate e fatte loro.

Oltre alla cucina, le spezie vengono utilizzate nella medicina Ayurvedica, antichissima pratica vecchia di 5000 anni e ancora oggi usata al pari,  se non addirittura di più,  della medicina occidentale, con medici e ospedali presenti su tutto il territorio.

“L’Ayurveda,  (in sanscrito: आयुर्वेद),  è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità, e veda conoscenza rivelata. Molti traducono erroneamente l’ayurveda come scienza della vita. In realtà è un sistema medico molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permetterebbero, se applicati rigorosamente, di vivere più a lungo e di migliorare la propria salute e rispettare il proprio corpo. L’ayurveda si occupa sotto tutti i punti di vista del benessere delle persone, nel loro aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare le persone malate a curarsi e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie. In generale i principi medicinali utilizzati sono mineralimetalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi, ecc. La maggior parte è di natura fitoterapica, come l’Amalaki (Emblica officinalis), il Trikatu, un composto di tre erbe, zenzeropepe e pippali (Piper longum), Haridra (Curcuma sp.), Brahmi (Bacopa monnieri), Tulasi (Ocimum sanctum), Erand (Ricinus communis), Guduchi (Tinospora cordifolia), Kumari (Aloe sp.), Gokshur (Tribulus terrestris). Ogni medicinale ha una specifica modalità di utilizzo, perché agisca alla sua massima efficacia. “(cit. Wikipedia)

Le spezie hanno quindi molte proprietà benefiche ed aggiungono sapore e unicità ad ogni piatto della tradizione gastronomica indiana. Aiutano la digestione, regolarizzano l’equilibrio intestinale, aiutano la produzione della flora batterica e la formazioni degli enzimi positivi, ovvero gli enzimi cardiaci e hanno anche proprietà antiossidanti.

Affronteremo con brevi schede ogni spezia che utilizzeremo nella preparazione delle nostre pietanze, in modo tale da spiegarne volta per volta le caratteristiche e le proprietà di ciascuna di esse. 800px-Dhanvantari-at-Ayurveda-expo

Dhanvantari, il dio dell’Ayurveda

Di HPNadig – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12401996