IL GHEE
Il ghee (o ghi) è un burro chiarificato usato nella cucina orientale in paesi come India, Nepal, Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, sia a scopo alimentare che terapeutico. Anche in Italia, nelle zone montanare è molto usato ed è l’ingrediente principale della cotoletta alla milanese. Il burro chiarificato è completamente privato sia dell’acqua che della parte proteica e del lattosio. Costituito principalmente da acidi grassi saturi e una piccola parte di grassi monoinsaturi e polinsaturi esso non è altro che materia grassa. La sua principale caratteristica è l’alto punto di fumo, simile all’olio di oliva che lo rende resistente alle alte temperature e non brucia, risultando così essere ideale anche per la frittura.
Si sostituisce in modo eccellente sia al burro che allo strutto e il vantaggio è la possibilità di usarne per il 30% in meno. Essendo privo di lattosio può essere consumato anche dalle persone intolleranti. Si conserva in dispensa e non in frigo anche per alcuni mesi. Se si fa in casa, va conservato nei barattoli di vetro ben sigillati e al buio. Essendo privo di acqua non presenterà il rischio di formare muffe, nel caso contrario sarà il segnale della sbagliata preparazione casalinga. Viene utilizzato in numerose pietanze della cucina indiana e sopratutto nella preparazione del chapati, il tipico pane indiano privo di lievito.
Nell’Ayurveda si usa anche a scopo terapeutico, mescolato ad altre sostanze medicinali con il compito di aumentare l’assorbimento da parte dell’intestino, per favorire la digestione di sostanze vegetali, erbe o minerali fino ai tessuti. Si dice che i suoi effetti curativi aumentino con il suo invecchiamento, conservato anche per anni. Si trova facilmente in commercio nei negozi specifici ed etnici.
Come preparare il ghee in casa
Il primo consiglio è quello di utilizzare solo burro biologico per evitare la presenza di eventuali residui di pesticidi. Il secondo è di fare attenzione che il burro non bruci, quindi seguite la sua preparazione con estrema attenzione.
Procuratevi 500 gr. di burro semplice, non salato, preferibilmente biologico. Scaldatelo a temperatura media in una pentola con il fondo pesante mescolando spesso. Quando comincerà a bollire noterete che sfrigolerà e schiumerà e si formeranno dei coaguli bianchi. Dopo circa 15/20 minuti di cottura diventerà di una tonalità chiara e dorata. Questo è il momento di toglierlo dal fuoco per evitare che bruci. Versatelo in un contenitore di vetro, filtrando con un colino di metallo. Conservatelo a temperatura ambiente, preferibilmente al buio. Al momento dell’utilizzo prelevare con un cucchiaino pulito lo stretto necessario.
OLIO DI COCCO
Le popolazioni tropicali conoscono l’olio di cocco come un grande alleato della bellezza. Si ottiene dalla polpa essiccata della noce di cocco ed è un prodotto ricco sostanze preziose, ma ancora poco usato nelle cucine di tutto il mondo. Il 90% del suo contenuto è dato da acidi grassi saturi, principalmente l’acido laurico, presente anche nel latte materno, infatti l’olio di cocco è spesso consigliato come alimento per i neonati sottopeso e prematuri perché facilmente assimilabile.
Circolano sul mercato principalmente due tipi diversi di olio di cocco.
Il primo è un olio puro, vergine, che non ha subito nessuna particolare raffinazione industriale e mantiene profumo e sapore del cocco, così come le sue proprietà antiossidanti. Questo olio di cocco puro è ricavato dalla copra (polpa essiccata) e risulta più adatto ad uso cosmetico, per massaggi e usi medicinali.
Il secondo tipo è un olio di cocco raffinato, lavorato con processi meccanici e chimici in conseguenza dei quali perde parte del suo odore e colore, alcune componenti proteiche ma non gli acidi grassi e quindi la sue proprietà antivirali.
Come il ghee, non va conservato in frigo e si presenta in forma solida, tornando in forma liquida intorno a 25° di temperatura. Come abbiamo detto ha proprietà antivirali, ma anche antibatteriche antifungine e antimicrobiche. Contribuisce a combattere malattie come influenza, herpes, gonorrea e candida, manifestando una discreta efficacia anche contro acne, eczemi e psoriasi, protegge da attacchi batterici e funghi creando una barriera contro l’assorbimento di sostanze tossiche, essendo la sostanza con più acido laurico al mondo. Consumato regolarmente (2 cucchiai al giorno), aiuta a controllare il peso ed eliminare il grasso addominale per chi segue diete dimagranti. Ricco di vitamina E, se applicato sul corpo dopo il bagno rende morbida la pelle, idrata e protegge anche le parti più esposte come le mani. Applicato sui capelli, aiuta a renderli morbidi, lucidi e aiuta i capelli danneggiati e la ricrescita. Facilita l’assorbimento di calcio e magnesio, fa bene alle ossa e aiuta la prevenzione delle carie dentali.
In cucina è facilmente digeribile, favorisce il funzionamento della tiroide e del sistema endocrino e velocizza il metabolismo. Eleva il livello del colesterolo buono e riduce quello cattivo. Aiuta a prevenire le malattie del fegato, lo zucchero nel sangue, la formazione di calcoli e migliora la secrezione di insulina.
Quando viene usato, va stemperato con delicatezza, facendolo tornare allo stadio liquido, per poi essere cucinato anche ad elevate temperature e anche fritto. Può anche essere usato come aggiunta ad altri cibi come il caffè, il té o un frullato, latte o yogurt per testare sopratutto l’efficacia delle sua proprietà metaboliche.
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