Lo zenzero, un tempo, era una pianta comune anche sulle tavole d’Europa. Con la caduta dell’Impero Romano, l’occidente perse l’abitudine all’utilizzo di questa radice dai grandi potere curativi.  Alcuni etimologisti ritengono che l’origine del nome Zingiber (da cui zingiber officinalis) derivi dall’espressione araba Zind-schabil, il cui significato è radice.

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L’antica medicina cinese e quella Ayurvedica indiana hanno studiato a fondo le proprietà e i benefici di questa radice che, al pari della curcuma, trova il suo impiego sia in cucina che nella cura di piccoli e grandi malanni. Utilizzato sia fresco che in polvere è uno degli ingredienti principali del Rasam e del Sambar, varietà di zuppe che condiscono il riso quotidiamente consumato nelle case degli indiani del sud. Insaporisce curry e pesce, ma fresco in infusione o nel chay è un potente alleato per combattere raffreddori stagionali.

Lo zenzero è una pianta erbacea delle Zingiberaceae (stessa famiglia del cardamomo) originaria dell’Estremo Oriente, anticamente era detta anche gengiovo. Coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate e fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il rizoma o radice, ha una particolare forma tozza e irregolare di un colore tendente al beige. Conosciuto con il nome inglese di Ginger, è una pianta erbacea perenne, alta circa 90 cm, con un fusto sotterraneo che nasconde i rizomi da cui nascono i fusti. Dall’aroma caratteristico e il sapore piccante, nella sua radice si trovano l’olio essenziale, la gingerina, lo zingerone, resine e mucillagini. Originario prevalentemente dell’India e della Malesia, lo zenzero sviluppa meglio in climi tropicali, con alte temperature e umidità, ma anche da noi non è così difficile far attecchire una pianta sia in terra che in vaso, purché abbia abbastanza spazio per svilupparsi in larghezza. Se volete provarci prendete un rizoma e piantatelo sotto terra a pochi centimetri dalla superficie. Innaffiatelo spesso ma con poca acqua, potete anche nebulizzarlo con acqua per ricreare l’umidità tipica dei suoi paesi di origine. In inverno bisogna avere l’accortezza di proteggerlo dalle basse temperature che possono danneggiarlo.

Le sue proprietà curative sono a beneficio sopratutto dell’apparato digerente, ma non solo. La parte medicinale che è proprio il rizoma, favorisce la digestione in particolare di carboidrati e proteine, contribuendo alla riduzione di gas intestinali. Lo zenzero  contribuisce a riequilibrare la flora batterica e la sua azione contrasta gli effetti di colite, diarrea e stitichezza. Ha inoltre proprietà antispasmodiche, riguardo a dolori muscolari e di stomaco, ed è un potente alleato in casi di inappetenza. Ma le sue azioni stimolanti non si limitano solo alla sfera digerente. Ad esempio è una grande fonte energetica in caso di affaticamento e usato con regolarità, è un valido sostegno nel trattamento di sintomi legati alla perdita della memoria. Noto anche per il suo effetto antiemetico, è efficace anche in malesseri come il mal d’auto o il mal di mare, ma anche nelle nausee legate alla gravidanza.

Alcuni studi hanno messo in evidenza la sua azione protettiva e lenitiva contro l’infiammazione della mucosa gastrica e un’importante azione preventiva in caso di assunzione di farmaci antinfiammatori, nella prevenzione di ulcere. Infine ma non in ordine di importanza, la sua azione benefica nel trattamento di reumatismi e mal di testa e le sue proprietà antiossidanti.

Di recente, un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota ha messo in evidenza le proprietà antitumorali di questa radice, in particolare nella funzione protettiva contro i tumori del colon-retto, con una assunzione costante quotidiana. Utilizzato dalla popolazioni asiatiche da millenni per combattere febbre e raffreddore, grazie alle sue qualità antisettiche e antinfiammatorie è di grande aiuto anche in caso di faringite, laringite e tutte le patologie legate alla gola. Essendo anche un buon anticoagulante è anche un alleato del cuore, riducendo la formazione di coaguli nelle arterie, abbassando il livello di colesterolo nel sangue e diminuendo la pressione sanguigna. Il suo utilizzo, raccomandiamo, va sempre discusso con il proprio medico di fiducia.

Lo zenzero è composto di acqua, carboidrati, proteine, amminoacidi, diversi sali minerali tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco, vitamine e olio essenziale.

I valori nutrizionali per 100 grammi di radice di zenzero sono questi:

  • Calorie 80
  • Grassi 0,8 g
  • Acidi grassi saturi 0,2 g
  • Acidi grassi polinsaturi 0,2 g
  • Acidi grassi monoinsaturi 0,2 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 13 mg
  • Potassio 415 mg
  • Carboidrati 18 g
  • Fibra alimentare 2 g
  • Zucchero 1,7 g
  • Proteina 1,8 g
  • Vitamina A 0 IU
  • Vitamina C 5 mg
  • Calcio 16 mg
  • Ferro 0,6 mg
  • Vitamina D 0 IU
  • Vitamina B6 0,2 mg
  • Vitamina B12 0 µg
  • Magnesio 43 mg

Lo zenzero in cucina

Il rizoma è l’elemento che si usa in cucina, fresco grattuggiato o essiccato ridotto in polvere. Spezia dal sapore gradevole e leggermente piccante, è utilizzato nei piatti a base di pesce, carne e verdure. Trova altresì una importante applicazione anche nella preparazone di torte e biscotti. Uno su tutti i famosi biscotti al pan di zenzero tipici del periodo natalizio nel mondo anglofono. Con lo zenzero si preparano anche decotti e tisane, soprattto digestive. Talvolta se ne usano anche germogli, foglie e infiorescenze e si possono consumare crude o cotte.

Lo zenzero è anche impiegato nella preparazione di una famosa bevanda, il ginger, i cui principali produttori sono ovviamente India e Cina. Nell’antichità gli indiani usavano masticare zenzero quale purificatore dell’alito prima di cerimonie religiose, poiché, con la bocca purificata potevano cantare e parlare agli dei.

Per beneficiare a pieno delle sue proprietà si consiglia di non assumere più di 15/20 gr di rizoma fresco o 3/4 gr di radice secca in polvere al giorno, per evitare l’insorgere di fastidiosi disturbi intestinali. Un infuso preparato con 10 gr di radice fresca (o 1 grammo di quella in polvere) bollito in acqua è una delle maniere per assicurarsi tutti i benefici di questa straordinaria pianta.

Potete usarlo per dare un tocco di originalità al vostro thé, oppure nella preparazione di succhi, frullati e centrifugati, oltre che abbinato a varie pietanze e ovviamente alle ricette della cucina indiana che vi esporrò via via in questo blog, dove lo zenzero è uno dei padroni di casa in assoluto. Facilmente reperibile nei banchi di ormai quasi tutti i supermercati, vi consiglio di acquistare sempre uno zenzero biologico e di conservarlo in frigo, nel reparto verdure e frutta. Non fatevelo mai mancare in casa perché se iniziate ad usarlo non ne farete più a meno.

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